Letterato ed erudito francese. Fu avviato dal padre, avvocato del re, agli studi
di Legge e, laureatosi, esercitò per qualche tempo la carriera forense,
in qualità di avvocato del Parlamento. Dedicatosi in seguito agli studi
letterari, acquisì rapidamente fama e autorità a livello
internazionale, per i saggi filologici e grammaticali e per gli scritti di
critica letteraria. Ritiratosi nel convento di Notre-Dame, non rinunciò
tuttavia alla battaglia culturale e ai frequenti contatti con gli eruditi e gli
intellettuali. Nel chiostro fondò il cenacolo detto dei Mercuriali.
Famoso oltre che per la sua erudizione, anche per la sua pedanteria, divenne
oggetto delle satire di Boileau e ispirò il personaggio di Vadius nella
commedia
Les femmes savantes di Molière. Fra le sue opere di
carattere scientifico ricordiamo:
Origini della lingua francese (1650);
Dizionario etimologico della lingua francese;
Origini della lingua
italiana;
Osservazioni sulla lingua francese (1672).
M.
pubblicò anche una serie di saggi e opuscoli di carattere polemico e
critico sulla cultura a lui contemporanea; citiamo fra questi:
Osservazioni
sulle poesie di Malherbe;
Anti-Baillet (1688). La sua produzione
poetica, che comprende composizioni greche, latine, francesi e italiane,
è raccolta nelle opere
Miscellanea e
Poemata (1656). Degna
di menzione è anche la raccolta di note, conversazioni e spunti polemici
intitolata
Menagiana (1693) (Angers 1613 - Parigi 1692).